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Guida per analista e progettista software

Guida per analista e progettista software
Chi si nasconde dietro ad un software operativo? Chi lo ha pensato, progettato, realizzato? In alcuni casi non una sola persona, ma diverse menti, ingegni. Tanti professionisti che hanno lavorato per mesi, se non addirittura anni, per creare programmi che ci semplificano la vita anche su oggetti di uso comune. Facciamo un esempio: auto, lavatrici, cellulari hanno un software che li fa funzionare, nato per risolvere al meglio i bisogni degli utilizzatori. D’altronde il nostro è un mondo iper tecnologico.
Ci troviamo davanti alla figura non di un semplice programmatore, ma di un analista che pone le fondamenta del progetto, traduce esigenze e requisiti di una determinata utenza in una soluzione progettuale.
In questa mini guida spieghiamo quale percorso seguire e come diventare un analista software.

Chi è l’analista progettista software
Si tratta di un professionista in programmi software che studia la fattibilità di un applicativo, realizza l’architettura del progetto che manderà poi ad altri tecnici per realizzarlo. Essendo un analista, valuta bene quali siano i bisogni dell’utente a cui quel software è destinato e sulla base di questi ultimi crea l’intera impalcatura. Ha funzioni di controllo e supervisione sul gruppo di lavoro. Non di rado è promotore e acquisitore di clienti, dimostrandosi essere un esperto anche nel campo del marketing giacché quel determinato software, che lui stesso ha progettato, deve poi essere venduto; chi meglio del suo ideatore può promuoverlo?

Come diventare un analista e progettista software
È preferibile una laurea specialistica come quella in ingegneria informatica e/o informatica oppure una laurea in ingegneria elettronica. Ci sono anche master che formano progettisti software post laurea. Sebbene le offerte di lavoro siano rivolte principalmente ai laureati, i diplomati non sono totalmente esclusi dal mercato. Molti annunci di lavoro sono rivolti anche a chi ha un diploma tecnico e una maturata esperienza nel settore. È proprio questa a fare la differenza, gli anni di gavetta alle spalle. Resta fondamentale conoscere l’inglese, lingua madre dell’informatica.

Materie di studio:

  • Informatica
  • Algoritmi
  • Strutture di dati
  • Sistemi dei dati
  • Matematica
  • Analisi matematica
  • Geometria
  • Elettrotecnica/elettronica
  • Analisi di fattibilità
  • Inglese

Sbocchi lavorativi
Il progettista software ha notevoli sbocchi lavorativi. Non solo nelle grandi aziende e le multinazionali del settore informatico, elettronico e meccanico; ma anche nelle piccole e medie realtà, start-up oppure nella pubblica amministrazione. Sono diversi i concorsi per questo profilo professionale negli enti pubblici comprese le forze armate, come l’Esercito, ad esempio. I tempi di inserimento nel mondo del lavoro da parte anche di laureati triennali sono brevi. Un progettista software può lavorare facilmente anche all’Estero con retribuzioni medio/alte rispetto al mercato italiano.

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