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Come affrontare un colloquio di lavoro

Il colloquio di lavoro è il primo contatto con l’azienda e rappresenta la fase più delicata dal cui esito dipenderà l’assunzione o meno. È chiaro che dobbiamo affrontarlo con calma senza essere troppo nervosi. Ciò non significa mostrarci superficiali, trasandati o annoiati. Si tratta di un lavoro che abbiamo cercato e voluto e non possiamo proprio ora mostrare noncuranza. Meglio essere calmi e rilassati.

  • In genere i colloqui di lavoro non sono molto lunghi. Almeno che non si tratti di alte cariche direttive per cui possono essere previsti più colloqui. Compresi quelli in lingua straniera.
  • Al selezionatore importa chi siete, cosa avete fatto nella vita, quali sono le vostre esperienze professionali e soprattutto perché volete lavorare in quell’azienda. Per quest’ultima domanda preparatevi prima. Conoscere l’azienda offerente è una carta vincente.
  • Parlare di se stessi come in un racconto. Mantenetevi fedeli al vero, ma rendete la storia della vostra vita interessante. Un po’ come fa la pubblicità. In fin dei conti state mettendo in vendita la vostra professionalità. E chi volete che compri un prodotto logoro e spento.
  • Mostrate di conoscere davvero il settore nel quale vi proponete di lavorare. 
  • Non sovrapponetevi mai al selezionatore durante il colloquio. Lasciate parlate e parlate solo quando vi viene richiesto.
  • Lasciate scivolare il discorso con leggerezza ma tenete sempre in pugno la situazione. Se vi chiedono cose che non sapete usate le vostre abilità per parlare di argomenti che conoscete meglio. O dite con tutta sincerità che quelle competenze non rientravano fra i compiti che fino ad ora avete svolto. E che in ogni caso siete assolutamente pronti a imparare.
  • Non nascondete le debolezze come fossero scheletri nell’armadio. Tutti abbiamo dei difetti, anche il selezionatore. Mantenetevi sempre equilibrati.
  • In ultimo, ma molto importante, è il look. Inutile dire che se il colloquio è per lavorare in banca presentarsi trasandati è controproducente. Si voglia o meno l’aspetto esteriore ha il suo peso.

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